CORSO / La capriata e il tetto

La copertura deve garantire l’impermeabilità agli agenti atmosferici ed assicurare un rapido e completo smaltimento dell’acqua, deve proteggere dall’irraggiamento solare e resistere all’azione di degrado. Per resistenza al fuoco si intende mantenere condizioni di sicurezza statica per un tempo prestabilito, attraverso l’uso di appropriate specie legnose e l’uso di sezioni lignee sovrabbondanti. Intuitivamente, infatti, un elemento ligneo di dimensioni maggiorate può lasciare margini di sicurezza più ampi. La resistenza al fuoco delle strutture lignee è stata risolta attraverso il calcolo della velocità di penetrazione del fuoco nelle travature. Pertanto, non soltanto è difficile che le strutture lignee delle coperture prendano fuoco, ma in caso di incendio la resistenza meccanica della trave non è influenzata dall’aumento di temperatura nella sezione residua resistente ai carichi. Il crollo della struttura avviene per insufficienza di resistenza della sezione residua secondo il calcolo REI. Nelle coperture antiche, e meno antiche, l’aria poteva circolare liberamente all’interno del sottotetto. Si realizzavano così, in modo del tutto naturale, dei volumi aerati, dei sottotetti ventilati non abitati, asciutti e freschi, talvolta con funzione di conservazione delle derrate alimentari.

Requisiti e prestazioni di una copertura
secondo la definizione della norma UNI 8290) che possono essere riassunte in:
- riparo e protezione dagli agenti atmosferici;
- protezione dall’irraggiamento solare;
- protezione dalle intrusioni umane o di animali;
- contributo al benessere igrotermico ed acustico;
- sicurezza statica sicurezza al fuoco;
- contributo all’estetica.

Gli argomenti in 93 pagine

  • Gli elementi costituenti il tetto
  • Classi di appartenenza delle specie legnose e conformità delle travi uso Fiume e uso Trieste
  • Valutare le spaccature delle travi
  • La capriata e il triangolo delle forze
  • Le capriate semplici e composte
  • La funzione del puntone e della saetta nella capriata palladiana
  • Stabilità dell’incastro fra puntone e calcagno della catena
  • Fissaggio del sistema capriata
  • Pendenza dei tetti a falda: rapporto fra percentuale e gradi
  • L’architettura medioevale, gotica, a carena rovesciata
  • Il tetto alla lombarda e il tetto alla piemontese
  • Il fissaggio dei diversi componenti del tetto
  • I componenti lamellari
  • La resistenza dei fissaggi al fuoco: giunzione legno/legno, scarpette metalliche, staffe a scomparsa
  • Aspetti igrometrici delle coperture: il tetto freddo e caldo – il tetto piano
  • L’importanza di specificare al cliente la capacità massima di carico del solaio sottotetto

COSTO DEL CORSO

€ 30
IVA compresa

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